Recensione Gears Of War

E' ormai da parecchio tempo che GOW è uscito, ma credo tuttavia che meriti di essere recensito.

Capire la trama del gioco non è semplice, visto che è basato soprattutto sulla sparatoria e sul sangue che schizza a volontà. Però la si può analizzare. All'inizio del gioco vediamo il nostro alter ego rinchiuso in una cella ad aspettare la morte, quando improvvisamente il nostro amico Dom arriva a liberarci, dicendo che ha bisogno di noi. Fin dall'inizio siamo chiamati a scegliere tra due strade: i più sicuri ed esperti potranno lanciarsi fin da subito in battaglia, chi invece ha meno voglia di combattere e più voglia di capire le meccaniche di gioco, può passare per i dormitoi, rifornendosi di munizioni e quant'altro.

I nemici che dovremo affrontare sono ben pochi (come gamma, sia chiaro, perchè invece ce ne sono veramente tanti!). Quelli principali sono "locuste", mentre altre volte ci troveremo ad affronate "abietti", ovvero, esserini quadrupedi molto strani (con le loro varianti, tipo quelli che viaggiano solo di notte). Oppure, molto ostici, ci sono i krill, uccelli notturni capaci di ucciderci all'istante appena posiamo piede un una zona d'ombra, quindi dovremo farci strada fucilando i contenitori di propano perchè prendano fuoco e fare così luce per scacciare i krill.
Non mancano i boss di fine livello che non variano la propria difficoltà in base alla percentuale di gioco completato, ma, per esempio, uno dei boss di metà gioco, può essere ben più forte del primo che incontriamo.

L'equipaggiamento non è male, ma è abbastanza scarno. Nel senso che anche qui, le varianti sono poche. Ci potremo caricare di una magnum, un mitra a raffiche, un mitragliatore con motosega incorporata, granate (che si lanciano alla maniera di palle ferrate. Rendono bene l'idea!) e un martello dell'alba, arma più potente del gioco, che purtroppo ha un uso limitao poichè può essere utilizzato solo in luoghi aperti, basandosi su un sistema satellitare per eliminare i nostri nemici dall'alto del cielo.

L'interazione in tutto il gioco è (al contrario dei nemici e delle armi) molto vasta. Tutto può essere usato per ripararsi (e quindi tenere cara la pelle). Da un muretto di 20 centimetri, a pilastri, fino a veri muri di 5 o 6 metri. Il punto è che da riparati potremo sbalzare fuori con una capriola laterale, oppure scattare in avanti per sorprendere gli avversari, scavalcare il muro se è particolarmente basso per le azioni più rapide, oppure compiere una rotazione 360° (alla Fisher) per passare da un riparo all'altro. Sempre in tema di interazione, questa può avvenire anche con i nostri nemici, colpendoli con attacchi ravvicinati con il calcio del nostro fucile, oppure se disponiamo del mitragliatore con motosega incorporata, vi risparmio la fine dei vostri avversari, tanto che spesso, anche il nostro Marcus si lascia scappare frasi come "Mi sa che mi è arrivato un po' di sangue nell'occhio" oppure "Che schifo...".

L'aspetto grafico non è niente male, i texture al massimo ed una alta risoluzione (anche solo a 1280 x 1024) possono dare spettaccolo. L'unica pecca di questo aspetto, è il fatto di essere veramente buio in certi punti, dove per forza di cose si è costretti ad alzare la luminosità al massimo per capirci qualcosa. Anche se questi punti non sono molto frequenti, fortunatamente, infatti il gioco alterna ore di duro lavoro dentro grotte e impalcazioni al buio e altri luoghi all'aperto dove di luce ce n'è in abbondanza.

Il punto di forza di GOW, rimane comunque la modalità online, infatti anche per il single, chi non dispone di una connessione adsl, non potrà salvare i propri dati di gioco, in quanto è stato progettato per 360 e per sfruttare il servizio LIVE di xbox.

Insomma, non può di certo mancare a coloro che amano prendere in mano un fucile e sparare all'impazzata, ma neanche a gli sparatutto come GOW piacciono meno.
L'uscita di GOW2 è imminente, anche se sembrerebbe non presentare nulla di nuovo in confronto al primo capitolo se non qualche innovazione a livello di multiplayer.

Speriamo che riescano ad impressionarci come con il primo capitolo...