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Recensione Devil May Cry 4 Pc

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Messaggio Da LordFilo Ven Lug 11, 2008 12:50 pm

Finalmente da pochi giorni è disponibile il quarto capitolo di dmc4 per pc. Ormai da qualche mese è uscito su xbox e ps3, ma solo da pochi giorni, coloro che non hanno potuto provare il gioco su console si saranno sbizzarriti su pc.

Come tutti sapranno, il personaggio che impersoneremo durante l'avventura è Nero e non Dante come per i primi tre capitolo. Già questo può essere un elemento dannoso e spiacevole per coloro che amano l'acchiappademoni dal mantello rosso, ma quando si hanno a disposizione spade, pistole e poteri demoniaci non si bata tanto a chi si utilizza, tanto che Nero e Dante hanno una somiglianza pazzesca (e non credo sia un caso)

Il gioco inizia quando Kyrie, un'amica (o qualcosa di più) del nostro Nero, si esibisce nel canto in una cattedrale (o castello) prima di iniziare la messa degli adoratori di Sparda.
Nero arriva in ritardo a causa dei demoni che gli intralciano il cammino e solo alla fine riesce ad assistere all'applauso finale del pubblico presente. Dopo qualche parolina detta da Sua Santità (il sacerdote), come un'aquila, piomba dal cielo Dante, che evidentemente ha qualcosa contro il sacerdote visto che atterra sull'altare e gli spara in fronte. Da qui inizia il vero gioco, e questo è l'episodio per cui Nero inizia ad odiare Dante, e, dopo un breve tutorial che ci spiega le mosse principali e dopo aver sconfitto Dante (molto semplice), egli uscirà dalla finestra e se ne andrà con una delle sue spettaccolari uscite di scena. Da qui inizia la sua caccia sia da parte di Nero che da parte di tutta la confraternita adoratrice di Sparda.

Durante il gioco incontreremo Gloria, la cosiddetta "gnocca di turno" che ha lo stesso (più o meno) ruolo che Trysh, Ada e Mary avevano nei precedenti capitoli. Incotriamo Gloria su un ponte che porta al castello Fortuna e subito possiamo accorgerci delle sue capacità nella lotta. Solo dopo verremo a sapere che anche Gloria fa parte della confraternita ed è incaricata di catturare Dante.

L'equipaggiamento a disposizione del nuovo personaggio è stato rivoluzionato (non completamente).
Le armi di base sono sempre spade e pistole. La spada si chiama Red Queen e il revolver (una sola pistola invece delle due Ebony&Ivory), chiamato Blue Rose (se ricordo bene, altrimenti vedrò di correggere al più presto!).
Impugniamo solo una pistola nella mano sinistra, visto che il braccio destro è "posseduto" (non credo sia il termine più adatto) da un demone che rende Nero tale creatura. I poteri di questo braccio sono impressionanti, tanto che è appunto quest'arma che utilizzeremo nella maggior parte dei duelli, ancor più della spada, mentre l'uso della pistole è molto limitato, visto che non è molto veloce )a differenza di quelle di Dante) e non è nemmeno troppo potente. Invece il nostro braccio è dotato di capacità strabilianti, visto che con ogni tipo di avversario potremo inventarci combo differenti.

I nemici, come in tutti i dmc sono parecchi. I primi che incontriamo sembrano tanto le marionette del primo dmc, solamente un po' rivoluzionate e un po' più malconcie (stile Picasso).
Poi incontreremo altri tipi di nemici volanti, corazzati e altri ancora che stanno sottoterra, ma niente paura, con il nostro braccio saremo in grado di "estrarre" questi nemici dal sottosuolo e pestarli a dovere.

L'ambientazione non si distacca molto dalla tradizione: siamo nei pressi di un castello antico (appunto il castello Fortuna) e gli oggetti con cui possiamo interagire non sono pochi: potremo rompere sedie, armadi, panchine, lampadari, candelabri e chi più ne ha più ne metta, tanto tutto a nostro vantaggio visto che ricaveremo sfere rosse. Anche appunto le sfere rimangono immutate rispetto alle precedenti, tranne che per la possibilità di acquistare, sempre alla leggendaria statua leonesca, una stella vitale M (medium).
E' stato introdotto un nuovo sistema di upgrade, visto che stavolta non saremo più portati a spendere sfere rosse per le nostre abilità, ma anime che guadagneremo a fine di ogni missione, che potremo comunque riprenderci nel caso non fossimo sicuri del potenziamento acquistato, mentre l'uso di sfere rosse è limitato all'acquisto di oggetti.

Cambiato personaggio, ma le capacità rimangono tali. Anche qui potremmo usufruire della modalità Devil Trigger (DT) che non ci trasforma definitivamente in un demone, ma farà apparire una presenza dietro di noi (di colore azzurro come il nostro braccio), e potremo utilizzare solo la mitica Yamato (per chi non si ricordasse, è la spada di Vergil in dmc3).
Effettivamente, la modalità DT è meno appassionante delle precedenti, visto che la forma di Nero non cambia (e sostanzialmente era quello il bello di Dante), ma la velocità con cui possiamo recupereare le "sfere" della DT, è maggiore rispetto agli altri dmc, tanto che basterà qualche spadata di qua e scazzottata di là per riottenere il pieno potere.

I boss di fine livello non potevano di certo mancare, visto che questo è un aspetto di base di dmc. Infatti non sono pochi, e come per il capitolo precedente, gli sviluppatori hanno dato sfogo alla loro fantasia. Infatti incontreremo rospi giganti, piante che ci vogliono mangiare, armature viventi e quant'altro.

Durante le missioni è stata mantenuta la tradizione di inserire le missioni segrete, che sembrano apparentemente più semplici rispetto a dmc3, visto che appunto si baseranno anche sulla nostra nuova arma, il braccio demoniaco. Altre comunque saranno simili, perchè chiederanno di raggiungere la meta nel tempo limite o di uccidere una certa quantità di avversari.
Questo dipende dalle due difficoltà disponibili all'inizio del gioco, umano e acchiappademoni (che potrebbero essere facile e normale, o normale e difficile).

Un'aspetto dell'ambientazione che ho scordato di citare, è che è stato introdotto un nuovo ambiente, la foresta. Come molti sapranno, anche nel secondo capitolo siamo immersi nel verde, ma in maniera minore. Infatti, la foresta di dmc4 è ben più grande di quella di dmc2 e la mappa nell'angolo basso destro dello schermo non servirà a molto visto che le strade sono abbastanza tortuose e complicate da comprendere. Qui gli esperti non avranno comunque difficoltà nel comprendere e centrare la strada giusta, basta un po' d'intuito e il gioco è fatto. Per i novizi effettivamente potrebbe essere un problema, visto che non mancano neanche nel verde della foresta, punti in cui bisogna azionare congegni a tempo per saltare su piattaforme che appaiono e scompaiono, il tutto mentre si affrontano nemici.

La grafica è ottima. Guardando appunto la missione nella foresta, lo si può comprenere chiaramente, visto che tra le foglie degli alberi spuntano anche i raggi di sole che non mancano di appesantire la scena facendo rallentare il gioco. Un altro aspetto mozzafiato, è il fuoco. Fin dal primo boss che incontriamo, possiamo notare il modo con cui hanno realizzato le fiamme, che danno veramente spettaccolo. Nemmeno l'acqua (per quanto la si possa vedere) non manca di bellezza.

Insomma, anche se il personaggio è Nero e non Dante (a mio avviso colpo "gobbo" per gli stra-appassionati della serie), il gioco è fenomenale, non manca di dare stupore anche a chi tocca dmc per la prima volta, che ptrebbe farsi Dante un'idea sbagliata, ma in compenso, si divertirebbe un mondo a giocare nei panni di Nero.
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