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recensione Haze PS3

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Messaggio Da Snake Mer Lug 09, 2008 12:01 pm

Prendete un quarto di dannazione infernale, tre quarti di redenzione assoluta, agitate, condite con una trama veramente efficace e sorseggiate. Non dimenticatevi però di togliere l'ombrellino, anzi l'ombrellone, dell'hype montato ad arte per coprire le macchie di unto e di sporco che galleggiano in superficie. Buono? No, vero? Si, perché sebbene gli ingredienti in sé possano essere comunque efficaci e gradevoli sono stati miscelati e dosati con disgraziata maestria e il risultato, visibile ad occhio nudo una volta messo da parte l'ombrellino di cui sopra, è davvero al di sotto delle aspettative. E di molto.



Gli scenari del multiplayer riprendono in parte quanto visto nel single.

Una volta "caricati" di Nectar i nemici vi appariranno molto più nitidi e cangianti.

Questo è Gabriel "Giacca di Pelle" Merino. Vostro nemico prima e amico (o padrone?), dopo.



Il nostro primo incontro con Haze è stato un anno fa, nel corso degli Ubidays parigini. E già lì ci aveva lasciato un retrogusto amaro. Una grafica decisamente al di sotto delle aspettative, meccaniche di gioco farraginose e per niente originali ci avevano fatto lasciare lo stand montato ad arte dai Free Radicals con più di un dubbio, in special modo per l'imminente pubblicazione. Poi il rinvio alla metà dell'anno successivo e la speranza che nel frattempo Free Radical potesse porre rimedio a quello che, a nostro parere, era già un mezzo disastro annunciato. Invece no.

Haze parte discretamente bene, servendo al giocatore una trama ben costruita e delineata. Lo intriga con la promessa di un mistero che verrà svelato poco più avanti, lo stravolge rivelandogli che la vita del proprio alter ego digitale è una farsa costruita in laboratorio. Certo, nel frattempo il giocatore si è anche guardato attorno e ha visto cose poco piacevoli. Una grafica che di certo non abbaglia ma, al contrario, fa sorgere più di un dubbio sul concetto di nextgen secondo Free Radical e un gameplay che stenta a decollare. Poi il nulla, perché i buoni propositi di Haze si esauriscono dopo un ora di gioco. Una volta svelato il mistero che si cela dietro i propositi della Mantel e guardato in faccia il burattino che tira i fili, il gioco è bello che finito, sebbene il finale riservi una bella sorpresa che ovviamente non vi rendiamo noto.

Riepilogo breve: il vostro personaggio (Shane Carpenter) è un ragazzo del 2048 come tutti gli altri. Studia, va al college ed è il prototipo sputato del bravo ragazzo americano nutrito a latte, torte di mele e fregnacce. Poi la pubblicità in TV, alla radio e su Internet lo “obbligano” ad arruolarsi tra le fila della Mantel, una corporazione con esercito annesso che libera i popoli oppressi in qualsiasi parte del mondo. Per aumentare le prestazioni dei propri soldati la Mantel ha sintetizzato il “Nectar” (orribilmente tradotto in “Il Nettare”), che dona a chi ne fa uso la possibilità di essere più forte, veloce e reattivo. Ovviamente c'è il rovescio della medaglia. Duplice in questo caso.

Da una parte non si dovrà abusare del nettare (dosato tramite la pressione del tasto L2). Dall'altra (e questo è inizialmente celato al giocatore), il Nectar ha anche il compito di “piallare” anima e mente del soldato impedendogli qualsiasi tipo di rigetto morale celandogli alla vista gli orrori della guerra. Il nostro protagonista quindi non vedrà i cadaveri fatti a pezzi, il rosso del sangue, non sentirà le urla di dolore dei feriti e le richieste di soccorso dei moribondi. Una dose di Nectar e via. Altro piccolo particolare: Il Nectar provoca dipendenza. Ma niente paura, dal momento che il vostro datore di lavoro è il vostro pusher personale.




Una volta passati dall'altra parte i vostri ex compagni vi daranno la caccia per eliminarvi.

Solo una volta in tutto il gioco vi verrà data la possibilità di rubare l'arma al vostro avversario.

Non mancheranno le scene altamente drammatiche

Si intuisce, anche grazie ai dialoghi in game, che il parallelo con l'esercito americano è molto più che accennato, anche se per ovvi motivi non è mai approfondito del tutto. Non Iraq o Medio Oriente ma Sudamerica a tutto spiano. Lì sono chiamati gli eroi della Mantel a proteggere, in questo caso, alcune piantagioni da cui poter sintetizzare il Nectar, sebbene ufficialmente il nostro compito sia quello di sedare l'ennesima rivolta dei ribelli. Caso vuole, però, che un rigurgito di coscienza e soprattutto un guasto al vostro iniettore personale, sballi totalmente il vostro personale “matrix”, mostrandovi il mondo circostante nella sua cruda realtà. Il passaggio da carnefice a vittima è quasi un passo obbligatorio e dopo poco vi ritrovata a combattere tra i ribelli, a urlare “Hasta luego” e al posto del Nectar vi ritrovate una bottiglia di tequila. Col verme.



L'effetto dell'acqua è piuttosto desolante.

Gli effetti luminosi sono tutto sommato buoni. L'erba che spunta dal terreno è a metà tra il comico e il sconcertante.

La cruda verità.



Che siate Mantel o Ribelli, però, la meccanica di gioco non viene differenziata più di tanto. Stesse armi, stesso approccio poco tattico al gioco e praticamente stesso fine ultimo: uccidere senza criterio. L'unica differenza lo fa, manco a dirlo, il Nectar. Da membro attivo della Mantel dovrete riuscire a dosarlo sapientemente per accrescere le vostre abilità in battaglia, ma una volta passato alla fazione ribelle, potrete utilizzare il Nectar a vostro vantaggio. Rimuovendo dai cadaveri l'iniettore e attaccandolo ad una normale granata, potrete costruire un'autentica “bomba di nettare”. Una volta lanciata verso i nemici, questi si ritroveranno in overdose e impazziranno, uccidendosi a vicenda.

E' questa forse l'unico vero elemento distintivo nel passaggio tra una fazione e l'altra (se si eccettua forse un maggiore grado di zoon riservato ai soldati Mantel). Il gameplay di Haze si muove quindi sui binari sicuri dell'FPS più classico, interrompendo di tanto in tanto la monotonia di fondo con qualche sessione di guida di mezzi che rivela con micidiale crudezza i limiti tecnici di un motore grafico tenuto assieme a “sputo e preghiere” (come direbbe Stephen King) e una preoccupante banalità nel copincollare all'infinito sempre le stesse situazioni di gioco. Anche le ambientazioni di gioco sembrano soffrire della cronica mancanza di idee riservata al gameplay.

Eccezion fatta per la prima location (fieramente mostrata al pubblico per esaltare le doti del motore grafico), che agli occhi meno attenti poteva accostarsi a quelle viste in Crysis, i restanti scenari di Haze sono per lo più spogli in termini di dettagli, relativamente poco curati e ricoperti da texture che è giusto definire come “banali”. Come se non bastasse non sono rari gli effetti di “pop in” con oggetti e texture che si formano direttamente sotto i vostri occhi. Insomma, un vero disastro tecnico a cui va aggiunto un doppiaggio sicuramente buono nelle voci dei doppiattori e negli effetti speciali, ma di una ripetitività disarmante, tanto che spesso e volentieri cercherete di zittire i vostri compagni d'avventura per non ascoltare il loro continuo cianciare.

Difficile immaginare quale potesse essere il fine ultimo di Haze. Ci piace pensare ad un messaggio politico-pacifista nascosto tra le pieghe di un trama che spinge però il giocatore a non soffermarsi più di tanto sul significato recondito e a spingere dritto sull'acceleratore per portare a termine un titolo che stenta anche a decollare in modalità cooperativa online e in un multiplayer onesto ma distante anni luce dai fasti di COD4 o Halo 3. Un'occasione mancata, quindi, soprattutto in considerazione del fatto che Haze presenta probabilmente una trama ben congegnata e articolata, come raramente si trova nel mondo dei videogames. Non basta questo però per giustificare i quasi 70€ richiesti per portarsi a casa un titolo che una volta terminato verrà accuratamente riposto sullo scaffale per non essere più ripreso se non per qualche sessione cooperativa, in attesa dei veri mostri sacri del genere su PS3.
Snake
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Messaggio Da xvince46x Gio Lug 10, 2008 7:35 pm

Bella questa recensione...presa da PlayGeneration!
Scrivi recensioni tue la prossima volta o sarò costretto a eliminare le tue recensioni!
xvince46x
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Messaggio Da LordFilo Ven Lug 11, 2008 12:20 am

Beh, quella di eliminarle mi sembra un po' esagerata lol!
Però sarebbe meglio se venissero da ciascuno di noi, anche se in effetti, questa recensione fa davvero la sua bella figura afro
LordFilo
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